Un hobby su tutti: viaggiare

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I Viaggi e le Foto

Ho visitato praticamente tutta l'Italia, e nel mondo sono stato per turismo (non viaggio per mestiere, anche se per lavoro ho approfondito la visita di alcuni luoghi) in oltre 100 Paesi durante più di 130 viaggi turistici distinti effettuati all'estero in quasi 40 anni (esclusi  i viaggi di lavoro). I Paesi visitati includono con l'Italia oltre 100 dei 195 Stati sovrani e indipendenti del mondo esistenti allo stato, e tutti i 45 stati sovrani dell'Europa.
La classificazione. I miei viaggi sono organizzati per Paesi, anzi, sono una collezione di Paesi. Anche se vi sono altri modi per catalogare i viaggi ed i luoghi, le nazioni ed i popoli visitati, bisogna sceglierne uno. Ho iniziato storicamente così, seguendo per così dire il principio westfalico, e penso di proseguire così. Molti Paesi meritano comunque più di un viaggio, per vastità di popoli, luoghi di interesse e sfaccettature delle culture. In alcuni casi l'ho fatto, per altri è in programma.

Vai alla selezione di foto dei Paesi del mondo visitati

Spero che il lettore attento possa trarre da quanto illustrato se non il desiderio di visitare o rivisitare i luoghi mostrati, quantomeno il piacere di constatare quanto sia vario e fondamentalmente illimitato il mondo che ci circonda, e quanto sia importante accrescere la consapevolezza che anche una prospettiva locale richiede una conoscenza globale. Il Mondo è comunque così vasto che una vita non basta per raggiungere se non minimi obiettivi di conoscenza, quelli che ho cercato di cogliere. In questo senso dunque il viaggio non è  tempo rubato alla vita, ma tempo regalato. Buona visione e buon divertimento !
 


 

Ho anche stampato (non posso dire pubblicato) molti bei libri fotografici contenenti una rassegna delle migliori foto.
 

I Paesi del Mondo
Circa la questione del numero dei Paesi del mondo, quelli che si qualificano come sovrani e indipendenti secondo i criteri accreditati sono sicuramente 194. Taiwan e Kosovo sono nella identica condizione di aver ricevuto il riconoscimento di un non trascurabile numero di altri Paesi, pur mancando l'unanimità ed il seggio ONU. Taiwan è riconosciuta da 23 Stati (non dall'Italia) e il Kosovo da più di 80 Stati inclusa l'Italia. Pertanto riterrei di includere il Kosovo e quindi il numero complessivo potrebbe essere considerato di 195 (incluso l'ultimo nato a luglio 2011, il Sud Sudan). All'ONU gli Stati con il seggio sono 193, essendo il Vaticano osservatore.

Per quanto riguarda il numero dei Paesi indipendenti e sovrani dell'Europa, tale numero è pari a 45 (col Kosovo). Vi è la questione dei Paesi asiatici che hanno porzioni di territorio in Europa (stati transcontinentali), in dipendenza anche del dibattito esistente circa i confini geografici dell'Europa. In sintesi, secondo la versione più accreditata, i confini geografici Europa-Asia, passando per gli Urali e l'alto Caucaso, lascerebbero in Europa porzioni di Georgia (fino a circa il 70% in una definizione, una ridottissima porzione in altre), Azerbaigian (fino a circa il 45% in una definizione, una ridottissima porzione in altre) e Kazhakistan (fino a circa il 13% in una definizione, circa l'1,5% in un'altra, nessuna in un'altra ancora). Dovendo tuttavia collocare tali Paesi politicamente essi dovrebbero ragionevolmente appartenere all'Asia, pur considerando all'interno dell'Europa geografica la presenza di loro porzioni di territorio. E' la stessa situazione della Turchia con la porzione trans-Bosforo (circa il 3% del territorio della Turchia). Vi sono poi due Paesi, Cipro e Armenia, che, pur essendo, senza dispute, collocati geograficamente totalmente in Asia, hanno una tradizione storico-culturale-sociale tipicamente europea. Tuttavia ciò non cambia la loro classificazione asiatica. Tale classificazione è quella allo stato maggiormente accreditata (ad esempio non si considera africana la Spagna per la presenza in Africa di Ceuta e Melilla o delle Canarie, semmai si dà conto nella suddivisione politica dell'Africa della presenza di tali territori).

Per i dettagli sulla classificazione dei Paesi del mondo si veda il link qui sotto, dove ho cercato di rappresentare la situazione esistente al meglio dei vari sviluppi intervenuti.

Vai alla classificazione amministrativa dei Paesi e dei Territori del mondo

Occorre anche aggiungere qualche considerazione circa i criteri per considerare un Paese visitato. Una regola generale può essere che occorre entrare nel Paese considerato attraverso una opportuna procedura di immigrazione e visitare qualcosa di significativo; possibilmente occorrerebbe passarci almeno una notte. Se nel corso del tempo uno Stato visitato dovesse suddividersi in uno o più nuovi Stati (caso ad esempio di Cecoslovacchia, Jugoslavia, etc.) occorre rivedere l'itinerario effettuato e verificare se la regola precedente sia stata rispettata (a parte la procedura di immigrazione) per tutti o alcuni dei nuovi Stati. In caso affermativo si possono considerare visitati i nuovi Stati percorsi. Nel caso della Cecoslovacchia ad esempio l'itinerario a suo tempo percorso aveva previsto sia la Repubblica Ceca che la Repubblica Slovacca (per quanto limitata a Bratislava) e quindi si potevano considerare visitati entrambi (successivamente sono poi comunque ritornato in entrambi gli Stati dopo la suddivisione). Nel caso della Jugoslavia invece l'itinerario percorso aveva toccato solo quella che in seguito sarà la Croazia, e pertanto dopo la suddivisione solo questa poteva considerarsi visitata (ho poi visitato in seguito gli altri stati derivanti dalla suddivisione della Jugoslavia, cioè Bosnia, Slovenia, Macedonia, Serbia, Montenegro, Kosovo, ritornando comunque anche in Croazia). Infine occorre introdurre una regola anche per eventuali accorpamenti di Stati già visitati (per quanto questo caso non si è ancora verificato). Nel caso di accorpamento il nuovo Stato prende il posto dello Stato più significativo fra quelli precedenti (in genere c'è uno Stato che "assorbe" gli altri). Gli altri Stati potrebbero continuare ad essere considerati visitati (in quanto "legittimamente" visitati a suo tempo) ma includendoli in una categoria a parte (Stati non più esistenti). Occorre tuttavia verificare la situazione una volta che il caso si sia presentato.

Le Meraviglie del Mondo
Tuttavia viaggiare non è solo accumulare Paesi. Come detto ci sono singoli luoghi, singoli aspetti di un Paese del Mondo, indipendentemente dalla sua classificazione politico amministrativa, che meritano di essere visti, come si dice, almeno una volta nella vita. Non è possibile tuttavia, nè forse sarebbe giusto, costruire una classifica universale. Troppi sarebbero i criteri che potrebbero essere usati, e troppe le valutazioni soggettive. C'è una organizzazione che ha realizzato ad esempio un sondaggio mondiale ed ha trovato le nuove 7 meraviglie del mondo moderno. Al lettore il giudizio della validità di una tale classifica (vi sono state polemiche per cui si è mantenuta anche la classifica con altre 14 finaliste). Per la cronaca di tali 21 meraviglie (dell'uomo) ne ho visitate 20 (manca solo Timbuktu). L'Unesco ha la sua classificazione, che oggi comprende oltre 1000 siti (di cui ne ho visti oltre 300), ma che tuttavia soffre sia di condizionamenti politici, sia della missione dell'Unesco stessa, che è quella sostanzialmente di individuare siti da proteggere, e quindi in qualche modo da finanziare. Dunque qualunque classifica uno provi a fare ci sarà sempre qualcuno che dirà che un certo posto manca ed un altro è sovrastimato. Se uno pensa a 10 posti, si dirà che ne servono 100, oppure 501. Io ho per esempio un libro intitolato appunto 1000 meraviglie del Mondo (comprende ad esempio la Torre fieristica di Francoforte sul Meno (casualmente l'editore è tedesco) e si perde, tanto per dire la CN Tower di Toronto, o la Burj Al Khalifa di Dubai, o il deserto bianco in Egitto, o il parco Amboseli in Kenya, o per stare in Italia l'arcipelago della Maddalena o la basilica di Assisi!). Poi c'è da dirimere una questione sostanziale: ci sono i siti naturali e quelli realizzati dall'uomo. Come si misura la dignità reciproca ? Se uno dovesse scegliere, vale più un Colosseo o un Grand Canyon? Forse servirebbero due classifiche (ed infatti la new7wonders ne ha predisposta un'altra per le 7 meraviglie naturali, (delle quali, fra le 28 finaliste ne ho viste 16)).

Allora premesso tutto ciò, e solo per giocare un pò, ho preso una delle tante classifiche che girano su Internet e la ripubblico qui. Comprende 100 siti e diciamo che l'ho scelta perché 100 è un bel numero ed è un buon mix tra meraviglie naturali (39) ed umane (61). Vai ad una top100. Per la cronaca dei predetti 100 posti ne ho visitati 77 (54 realizzati dall'uomo e 23 naturali).

Ed ora, per fare un pò più sul serio, ecco una classifica redatta da me sui luoghi più belli della terra da visitare, secondo il mio gusto ed esperienza. I luoghi memorabili sono così tanti che una classifica con 100 posti lascerebbe fuori troppi luoghi. Ritengo che il numero più adeguato per comprendere la grande varietà e bellezza dei posti della terra debba essere molto più alto. Includendo i luoghi che ancora non ho visto, credo che una classifica attendibile e comprensiva debba includere almeno 1500 luoghi.

  Vai alla mia classifica dei luoghi più belli della Terra !

Infine ho aggiunto una ulteriore classifica, quella delle 40 città più interessanti della terra da vedere almeno una volta, scelte fra le grandi capitali o comunque le grandi città, secondo criteri basati sulla rilevanza culturale, economica, sociale politica oltre che turistica. Tutte visitate.


La cucina etnica
 

Naturalmente un appassionato viaggiatore è un curioso di storia, arte, cultura, tradizioni, e quindi anche di gastronomia.
Nei miei viaggi ho assaggiato, fra i piatti da considerare "non ortodossi": alligatore, emu, canguro, renna, alce, abalon, squalo mako, alpaca, barracuda, murena, caribou, bue muschiato, lama, facocero, e innumerevoli altre specialità tipiche e, per i non deboli di stomaco, meno tipiche.

Vai alla selezione di ricette di cucina etnica

Tra i miei piatti preferiti tra i tanti provati:

  • lo stinco di maiale fritto alla lettone
  • il borsci russo con panna acida
  • il caviale (di qualunque tipo purchè fresco malossol, beluga e imperiale meglio) russo o iraniano
  • le capesante alla berlinese
  • la bouillabasse francese
  • l'anatra confit francese
  • il filetto alla provenzale
  • il baccalà al forno con broccoli in crosta di pane portoghese
  • i wurstel Frankfurter con insalata di crauti alla viennese
  • lo stinco di maiale bollito su letto di crauti tedesco
  • l'anguilla affumicata danese
  • il sushi (in particolare al tonno ed anguilla affumicata) giapponese
  • la carne wagyu (incluso il manzo di Kobe) giapponese
  • la chorba de burta (trippa in brodo) alla romena
  • il couscous alla siriana e quello marocchino classico (con agnello)
  • gli spiedi di montone su letto di riso alle scorze di arance all'iraniana
  • le costolette di agnello al sesamo alla libanese
  • il patè di fegato d'oca al naturale (francese o ungherese)
  • il salmone affumicato irlandese
  • la paella valenciana
  • il goulash ungherese con peperoni e paprika
  • la focaccia calda giordana con salsa di ceci e melanzane
  • la frutta thailandese (mango, durian, mangustin, jack fruit, passione, etc.)
  • il filetto di barramundi all'australiana
  • il granchio reale della kamchatka bollito
  • i bliny (crespelle) alle mele ucraine
  • l'ackee (un frutto) con merluzzo giamaicano
  • il filetto di renna con mirtilli alla svedese
  • le aringhe con purè di patate dolci  finlandesi
  • le more artiche con latte mou alla finlandese
  • i noodles saltati alla singaporeana
  • gli spaghetti saraceni o udon  in brodo freddo (zaru soba) giapponesi
  • il curry con lenticchie gialle singalese
  • i moscardini fritti sudafricani
  • il bife de lomo (filetto) alla griglia argentino
  • il cordero (agnello) alla croce della Patagonia
  • la centolla (granchio) al ajillo (olio ed aglio) della Terra del Fuoco
  • il polpo alla parrilla (al barbecue, speziato) peruviano
  • le costatine di maiale (galbi) alla coreana
  • i gamberoni giganti con salsa al tamarindo alla vietnamita
  • i cepapcici bosniaci (carne allo spiedo servita con pita, cipolla cruda e yoghurt)
  • la baklava (dolce alle noci e miele) bosniaca
  • i dolma macedoni (misto di riso, carne e spezie in foglia di vite, con yoghurt)
  • il pollo tikka indiano (marinato nello yogurt e spezie, e rosolato al forno tandoori)
  • le ostriche norvegesi
  • il pesce alla birra dello xianxi cinese
  • il dim sum (dumplings misti) cinese
  • i jumbo prawn alla griglia con aglio e salsa leggera di soia alla cantonese
  • il granchio gigante alla cantonese
  • i noodles saltati con salsa di ostrica cinese
  • il pad thai, noodles saltati alla thailandese, con gamberi, chili, noccioline e altre spezie
  • il pesce del mekong in foglia di banano alla laotiana
  • il granchio reale nord atlantico canadese
  • il filetto di manzo frollato canadese
  • il carpaccio di agnello con formaggio e olive alla fiamminga
  • il dungeness crab della baia di San Francisco
  • la picanha (taglio di carne) allo spiedo brasiliana
  • i noodles con tofu alla maniera Shan della Birmania
  • la knafeh (formaggio al forno con pasta filo caramellata) giordana
  • il pane di segale con semi vari islandese
  • la trota artica affumicata islandese
  • il momo (dumplings) vegetale nepalese
  • le lenticchie (dhal) gialle al curry indiane
  • l'albicocca essiccata con mandorle e noci armena
  • il taco con fagioli neri, chili, pollo e guacamole messicano
  • l'insalata di tonno con cocco e cipolla maldiviana
  • l'hummus (crema di ceci) e moutabal (crema di melanzane) degli emirati
  • il plov azero (riso con manzo stufato e frutta cotta)
  • filetto di facocero alla griglia zimbabwese
  • il chebiche (pesce crudo marinato) cileno
  • il doro wot (stufato di pollo) con injera etiope
  • ostriche e ricci di mare giganti giapponesi
  • i ramen in brodo miso con vongole giapponesi
  • il baccalà al forno portoghese
  • il pesce bianco al forno con salsa jerk sanvincentino
  • l'anatra laccata pechinese
  • la zeama (zuppa di pollo e noodles) con uovo moldava
  • il filetto angus irlandese
  • la kulcha (pane farcito con patate) dell'India (del Sud)
  • le papas arrugadas (patate novelle al forno con salsa) canarie
  • la carne frollata newyorkese
  • il grouper (pesce) grigliato con salsa all'aglio ecuadoriano
  • il prosciutto bellota spagnolo
  • la paella di pescado y mariscos balearia
  • Tra le bevande preferite fra quelle provate:
  • il sidro di mele austriaco
  • la birra blanche belga
  • le birre lambic kriek, gueuze e pecheresse belghe
  • il tè verde e verde tostato giapponese
  • la sangria madrilena
  • il porto portoghese
  • il te alla menta con pinoli tunisino
  • la birra Guinness irlandese
  • il kvas russo e ucraino
  • lo yoghurt speziato iraniano
  • la citronella secellese
  • il vino in genere sudafricano (pinotage in primis)
  • la caipirinha al maracujà brasiliana
  • i succhi di frutta (o alle erbe) freschi vari brasiliani
  • il mate argentino
  • il sake giapponese
  • il pisco sour (con angostura, lime, zucchero e chiara d'uovo) peruviano
  • il te freddo alla frutta coreano
  • l'infuso di ginseng coreano
  • il vino di riso con miele e succo di prugna del mekong vietnamita
  • la buza macedone (a base di fiori fermentati)
  • il lassi dolce o speziato (masala) indiano
  • la grappa dolce di riso cinese
  • la rakia di moscato albanese
  • il frullato ghiacciato di cocco cambogiano
  • la lemon mint (granita) qatariota
  • il vino di albicocca armeno
  • la margarita (a base tequila) al tamarindo messicana
  • il caffè arabo (infuso con cardamomo) con datteri freschi kuwaitiano
  • il caffè omanita (con zafferano)
  • il tej (vino di miele) etiope
  • il sake nigori (lattiginoso) giapponese
  • il tè matcha giapponese
  • il rum speziato santaluciano
  • il sidro fresco basco
  • la birra IPA artigianale irlandese
  • il ron canario



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